La recente ondata di aumenti del canone mensile del telepedaggio e dei pedaggi autostradali in Italia ha sollevato un ampio dibattito tra automobilisti, professionisti del trasporto e aziende, inducendo molti utenti a valutare la disdetta del Telepass per evitare rincari onerosi. Le modifiche tariffarie, iniziate già dal 1° luglio 2024 e proseguite durante il 2025, hanno infatti reso i costi di gestione di questo servizio sensibilmente più gravosi per i consumatori abituali. In questo contesto, conoscere la procedura esatta per recedere dal contratto è fondamentale per chi vuole risparmiare e valutare alternative più convenienti.
Cosa sapere prima di procedere alla disdetta
Prima di avviare la pratica di recesso è importante raccogliere tutti i dati necessari e comprendere cosa comporta la restituzione dell’apparato. Telepass richiede che:
- Sia a disposizione il codice fiscale dell’intestatario del contratto (Wikipedia: Codice fiscale);
- Siano noti nome e cognome, indirizzo di residenza, numero di telefono e indirizzo email associati all’abbonamento;
- Si abbia a portata di mano il codice ID Telepass (reperibile sulle fatture), la tipologia di contratto (es. Telepass Base o Telepass Pay X), il numero del contratto e il codice identificativo del dispositivo;
- Si conoscano le targhe dei veicoli associati all’abbonamento;
- Sia pronto un documento di identità valido in formato fronte-retro.
La raccolta preventiva di queste informazioni accelera la compilazione del modulo di disdetta e riduce i rischi di compilare erroneamente i dati, motivo di eventuali ritardi nell’elaborazione della richiesta.
Le modalità per disdire il Telepass
La società offre diverse modalità di disdetta per agevolare l’utente in base alle proprie esigenze e preferenze. Di seguito una panoramica dettagliata:
1. Procedura Online
È possibile accedere alla pagina dedicata alla disdetta tramite il sito ufficiale Telepass (disdetta.telepass.com), dove l’utente viene guidato nella compilazione del modulo digitale. Questa procedura richiede:
- Accesso all’area riservata con le proprie credenziali;
- Compilazione del form con tutti i dati sopra elencati;
- Trasmissione telematica della richiesta.
Al termine, si riceverà una conferma via email. In caso di difficoltà nell’identificare l’etichetta di reso necessaria per la restituzione dell’apparato, è possibile scaricarla direttamente dall’area personale sul sito, accedendo alla sezione “Contratto” e selezionando il proprio dispositivo.
2. Procedura Telefonica
La disdetta può essere effettuata anche tramite chiamata al numero verde 800 904 940, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:30. Un operatore guiderà l’utente nella raccolta dati e avvierà la pratica di recesso. È consigliato tenere sottomano tutte le informazioni necessarie per non allungare i tempi di gestione della richiesta.
3. Invio di Modulo Cartaceo
Chi preferisce la modalità tradizionale può scaricare il modulo di disdetta dal sito ufficiale e inviarlo tramite raccomandata cartacea a:
Telepass S.p.A. – Via del Serafico 49 – 00142 Roma.
Questa soluzione è spesso utilizzata da chi desidera una ricevuta formale dell’avvenuta spedizione e preferisce affidarsi al servizio postale.
4. Invio tramite PEC
Per gli utenti dotati di posta elettronica certificata, la richiesta può essere inoltrata tramite PEC all’indirizzo ufficiale di Telepass (verificare sul sito il dominio PEC aggiornato). Questa modalità garantisce valore legale equivalente alla raccomandata.
Restituzione del dispositivo ed evitare penali
Dopo l’invio della richiesta di disdetta, è obbligatorio restituire il dispositivo Telepass presso un punto fisico autorizzato o secondo le istruzioni ricevute via email, per evitare l’applicazione di penali. Nel caso in cui l’etichetta di reso sia andata smarrita o non sia stata ricevuta, è possibile scaricarne una copia dall’area riservata del sito. I dettagli sulle tempistiche, le sedi di restituzione e eventuali penalità vengono comunicate dall’assistenza clienti a seguito dell’apertura della pratica di disdetta.
In caso di mancata restituzione del dispositivo entro i termini previsti, vengono applicate delle penali amministrative secondo quanto stabilito dal contratto. Rispettando le istruzioni e restituendo tempestivamente l’apparato, la chiusura del servizio si perfeziona in circa 30 giorni lavorativi, con conferma via email o posta tradizionale.
Cosa fare prima di disdire: accertarsi del saldo dei debiti
Prima di richiedere la disdetta, è consigliato verificare che tutti i pedaggi e servizi attivati siano stati regolarmente pagati. Eventuali debiti residui possono infatti rallentare o bloccare la procedura di recesso. Inoltre, se si possiedono più dispositivi o contratti collegati (ad esempio, per più veicoli o per servizi aggiuntivi come telepedaggio su aree urbane e parcheggi), è necessario specificare su quale abbonamento o apparato si intende procedere.
Alternative al Telepass: risparmiare e scegliere nuove soluzioni
Con l’aumento dei canoni, sono diventate più visibili e appetibili alcune alternative concorrenti. Tra queste spicca “MooneyGo”, applicazione che permette il pagamento non solo dei pedaggi autostradali ma anche di una vasta gamma di servizi di mobilità come parcheggi, taxi, mezzi pubblici e multe. La formula di abbonamento, dalle condizioni più flessibili rispetto al tradizionale Telepass, prevede:
- Costo di 1,50 euro al mese per l’abbonamento;
- Possibilità di pagare solo nei mesi di effettivo utilizzo (2,20 euro);
- Costo di attivazione compreso tra 5 e 10 euro, in base alla formula scelta.
Queste nuove piattaforme possono garantire maggiore trasparenza nelle tariffe e consentire agli utenti di scegliere servizi integrati più adatti alla propria mobilità. La scelta tra disdetta e cambio di fornitore dipende da abitudini di viaggio, frequenza di utilizzo dell’autostrada e necessità aggiuntive.
Infine, in un mercato in continua evoluzione, è bene monitorare costantemente le politiche tariffarie dei vari operatori, comparando le condizioni contrattuali aggiornate al fine di evitare costi inattesi anche in futuro e mantenere sempre il controllo sulle proprie spese legate alla mobilità.