Allerta utenti del telepedaggio: ecco la verità sugli aumenti del canone mensile

Il sistema di telepedaggio ha vissuto, a partire dal luglio 2024 e con effetti ben visibili nel 2025, profondi cambiamenti che hanno generato ampio dibattito tra gli automobilisti italiani. A destare maggior allerta sono stati gli aumenti del canone mensile dei servizi di telepedaggio, con una variazione che ha inciso non solo sulle spese ricorrenti delle famiglie, ma anche sulle imprese di trasporto e su chi affronta frequenti spostamenti autostradali per lavoro o esigenze personali.

Nuovi canoni mensili: la realtà degli aumenti

L’introduzione delle nuove tariffe ha sancito la fine di un’epoca: il canone base per l’uso del servizio standard di telepedaggio, precedentemente fissato a 1,83 euro al mese, dal 1° luglio 2024 è passato a 3,90 euro mensili, producendo un incremento superiore al 100% rispetto alla quota precedente. Gli utenti che desiderano accedere a un range più ampio di funzioni possono scegliere il piano Plus, disponibile al prezzo pieno di 4,90 euro al mese, ma soggetto a una promozione fino a fine 2025 che lo riduce temporaneamente allo stesso importo del piano base. Per chi era già abbonato a Plus prima di aprile 2024, il canone può arrivare a 5,14 euro, mentre il pacchetto Telepass X viene proposto a 7,90 euro mensili, senza promozioni in corso.

Le nuove condizioni prevedono anche l’introduzione del modello pay per use: si paga 1 euro solo per ogni giorno effettivo di utilizzo del dispositivo. Questa formula si rivela però poco conveniente per chi, anche solo saltuariamente, percorre più volte al mese l’autostrada, rischiando di far lievitare la spesa mensile ben oltre quella di un canone fisso, soprattutto nei periodi di vacanza o per chi alterna periodi di utilizzo intenso ad altri di totale assenza dal servizio.

Cosa cambia per gli utenti: tra nuovi servizi e impatto economico

L’aumento della quota mensile non è stato accompagnato solo da un aggravio dei costi: chi aderisce o rimane fedele al nuovo abbonamento può ora associare due targhe allo stesso dispositivo, rendendo il servizio potenzialmente più flessibile per nuclei familiari con più vetture. Il piano Plus dà accesso a una ventina di servizi extra, tra cui la possibilità di parcheggio automatizzato, convenzioni e sconti presso alcune aree di sosta, nonché una rete estesa di punti di ricarica per veicoli elettrici.

Tuttavia, il beneficio di queste funzioni aggiuntive è valutato diversamente dagli utenti: chi utilizza il telepedaggio in modo sporadico o limitato alle tratte principali può non trovare vantaggioso l’aumento delle tariffe, anche considerando le innovazioni apportate. Diverse testimonianze evidenziano come per alcune famiglie il costo sia praticamente raddoppiato rispetto a pochi anni fa, mentre chi detiene più dispositivi per gestire uno o più veicoli ha visto crescere ulteriormente la spesa annua complessiva.

Nell’ottica delle aziende, in particolare per il settore trasporto merci e per chi opera nelle consegne urbane, la nuova politica tariffaria rappresenta un onere significativo, specie in presenza di una flotta dotata di più dispositivi. In questi casi, il costo fisso mensile moltiplicato per ciascun veicolo porta a una crescita a doppia cifra del costo aziendale per l’utilizzo dell’autostrada.

Aumenti sui pedaggi e variabilità delle tratte

Non va sottovalutato l’effetto combinato fra l’aumento del canone mensile e il rialzo delle tariffe dei pedaggi. Da gennaio 2025, infatti, sulle principali direttrici gestite da Autostrade per l’Italia – tra cui l’asse Milano-Napoli, la Milano-Varese e la Bologna-Taranto – l’incremento è stato dell’1,8%, adeguato in base ai parametri inflattivi. Le tratte coperte da altre concessionarie, però, non hanno subito variazioni per via del mancato aggiornamento dei rispettivi piani economici. Questo fa sì che il costo totale del viaggio in autostrada, su percorsi misti tra diversi gestori, risulti piuttosto variabile e molto dipendente dalla scelta dell’itinerario.

La combinazione tra canone mensile più elevato e rincaro dei pedaggi rischia, in prospettiva, di disincentivare l’uso abituale dell’autostrada, specie per le brevi percorrenze o per chi, fino a qualche tempo fa, considerava il telepedaggio una soluzione economica e priva di costi nascosti.

Tutele per gli utenti e alternative possibili

Consapevole della delicatezza del tema e delle numerose disdette ricevute dopo l’annuncio dell’aumento del canone, la società che offre il servizio ha introdotto la possibilità di recesso gratuito. Gli abbonati che non intendano accettare la modifica unilaterale delle condizioni contrattuali possono disdire in modo semplificato e senza penali, sia online sia tramite call center dedicati. Molti utenti ne hanno già approfittato, alla ricerca di soluzioni meno onerose o semplicemente per non accumulare altri costi fissi nel bilancio familiare.

Tra le alternative emergenti si annoverano servizi concorrenti offerti da operatori diversi, come UnipolMove, ma anche le stesse modalità di pagamento pay per use, proposte con condizioni di maggiore flessibilità da alcune società. Tuttavia, nessuna delle nuove offerte appare, allo stato attuale, esente da costi significativi per chi utilizza il servizio anche solo in maniera occasionale.

Un altro aspetto rilevante riguarda l’integrazione con sistemi di mobilità più moderni, come il pagamento automatizzato dei pedaggi attraverso app mobili, tag RFID e dispositivi telematici compatibili con circuiti diversi. Tuttavia, la rete di accettazione rimane ancora vincolata, nelle sue funzionalità più avanzate, al circuito storico, con piccole variazioni in termini di praticità e copertura geografica.

I più attenti hanno sottolineato come, oltre al tema delle nuove tariffe, sia cresciuta una certa attenzione verso la trasparenza delle condizioni contrattuali e l’effettivo rapporto qualità-prezzo, elementi che in passato erano spesso trascurati a fronte del generale risparmio offerto dal telepedaggio rispetto all’acquisto manuale dei ticket.

L’evoluzione delle politiche tariffarie nel settore del telepedaggio testimonia una fase di transizione per gli automobilisti italiani. Dall’entrata in vigore delle nuove condizioni, è fondamentale valutare con attenzione la reale convenienza dell’abbonamento mensile, considerando le abitudini di viaggio e le alternative presenti sul mercato. Solo così sarà possibile compiere scelte consapevoli, tutelando il proprio bilancio e approfittando, ove presenti, delle offerte promozionali o dei diritti di recesso stabiliti in risposta agli aumenti. Nel quadro attuale, resta centrale informarsi con puntualità e confrontare periodicamente le condizioni delle diverse soluzioni disponibili, senza rinunciare ai vantaggi tecnologici e alla comodità che la moderna tariffazione elettronica dei pedaggi può ancora offrire.

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