Per chi desidera affrontare lavori di ristrutturazione sulla prima casa, oggi il mercato offre molteplici soluzioni di mutuo ristrutturazione con tassi competitivi e, soprattutto, la possibilità di affiancare le agevolazioni fiscali previste dalla legge. Il 2025 si presenta infatti come un anno ricco di cambiamenti per bonus e incentivi, ma anche di opportunità concrete per chi deve sostenere spese impegnative, magari finalizzate a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile o la qualità abitativa complessiva. Diventa dunque fondamentale confrontare le offerte dei maggiori istituti di credito e valutare quale soluzione risulti più adatta alle proprie esigenze, facendo particolare attenzione ai costi effettivi e alle opportunità di risparmio sia a breve che a lungo termine.
Agevolazioni fiscali 2025: cosa cambia e come sfruttarle
Nel 2025 gli incentivi per la ristrutturazione edilizia subiscono alcune modifiche di rilievo. Il Bonus Ristrutturazione torna alla detrazione ordinaria del 36% con un limite di spesa massimo di 48.000 euro. Questo significa che, per interventi su prima casa, sarà possibile recuperare in dieci anni il 36% di tutte le spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento, ma anche per gli interventi di efficientamento energetico (efficientamento energetico), dove l’Ecobonus offre una detrazione tra 36% e 50% (percentuale più alta per l’abitazione principale).
Il Superbonus, invece, vede scendere la sua aliquota ordinaria al 65%, fatta eccezione per i lavori già avviati, che possono ancora godere della detrazione al 110% se la CILAS è stata presentata entro il 2023. Vanno inoltre segnalate la fine di incentivi come il Sismabonus e il Bonus Verde dalla fine del 2024, mentre resta interessante il Bonus Mobili (50% fino a 5.000 euro di spesa per l’arredo di immobili ristrutturati).
Tutte queste agevolazioni sono compatibili con la stipula di un mutuo per ristrutturazione. Combinare il risparmio fiscale con una soluzione di mutuo conveniente consente di diluire l’impatto delle spese e rendere più leggero il bilancio familiare durante e dopo i lavori.
Le migliori offerte di mutuo ristrutturazione di giugno: tasso fisso e variabile
Per individuare il mutuo ristrutturazione più vantaggioso del mese bisogna analizzare le proposte dei principali istituti, confrontando i parametri essenziali: TAN (Tasso Annuo Nominale), TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) e importo rata su un esempio tipico (ad esempio, mutuo da 60.000 euro, durata 20 anni, mutuatario under 36).
Offerte a tasso fisso
- Crédit Agricole: rata 322,34 euro, TAN 2,65%, TAEG 3,03%
- Intesa Sanpaolo: rata 331,86 euro, TAN 2,97%, TAEG 3,54%
- Banco BPM: rata 337,58 euro, TAN 3,16%, TAEG 3,58%
- BPER Banca: rata 335,77 euro, TAN 3,10%, TAEG 3,63%
- BNL: rata 338,80 euro, TAN 3,20%, TAEG 3,66%
Offerte a tasso variabile
- Crédit Agricole: rata 314,45 euro, TAN 2,38%, TAEG 2,75%
- CheBanca!: rata 315,03 euro, TAN 2,40%, TAEG 2,91%
- Banco BPM: rata 323,70 euro, TAN 2,70%, TAEG 3,10%
- Intesa Sanpaolo: rata 322,34 euro, TAN 2,65%, TAEG 3,21%
- UniCredit: rata 326,78 euro, TAN 2,80%, TAEG 3,28%
Osservando queste tabelle, emerge come Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo siano tra le banche più competitive sia per i mutui a tasso fisso sia per quelli a tasso variabile. Tra i vantaggi di scegliere il tasso fisso spicca la stabilità della rata nel tempo, ideale per chi preferisce pianificare senza sorprese.
Chi è disposto ad accettare una quota di rischio e desidera iniziare con una rata più bassa può trovare nel tasso variabile una formula conveniente, soprattutto nel breve termine. Tuttavia, è fondamentale considerare le previsioni dell’andamento dei tassi e valutare la propria capacità di rimborso anche in caso di aumenti futuri.
Soluzioni per la ristrutturazione green: mutui dedicati all’efficienza energetica
Un trend in rapidissima crescita è quello dei mutui green, prodotti progettati appositamente per la ristrutturazione di immobili in classe energetica elevata (A o B), spesso accompagnati da tassi ancora più bassi e condizioni agevolate. Le banche premiano chi sceglie interventi sostenibili con spread ridotti, assenza di spese, possibilità di optare per durate lunghe e copertura di larga parte del valore dell’immobile.
- BNL Mutuo Green Acquisto: tasso fisso al 3,15%, durata fino a 30 anni, finanziamento fino all’80% del valore dell’immobile e assenza di spese di istruttoria e perizia. Necessaria certificazione APE in classe A o B.
- Intesa Sanpaolo Mutuo Domus Green: tasso variabile da 3,25%, tasso fisso (per under 36) da 2,95%; offerte dedicate a chi effettua lavori per aumentare la classe energetica degli immobili.
I mutui green sono particolarmente interessanti perché spesso possono essere integrati con le detrazioni dell’Ecobonus e, dove residua, del Superbonus, offrendo un duplice vantaggio: minori costi di finanziamento e maggiori possibilità di recupero fiscale.
Criteri per scegliere il miglior mutuo: valutazione costi e flessibilità
Per identificare la soluzione ideale è fondamentale confrontare non solo il tasso di interesse, ma anche il TAEG, che include tutte le spese accessorie (istruttoria, perizia, incasso rata, assicurazione obbligatoria incendio e scoppio). Elementi come durata e importo massimo finanziabile (spesso fino all’80% del valore dell’immobile) rappresentano un altro fattore non trascurabile, specialmente per chi deve gestire interventi strutturali complessi o opere di riqualificazione energetica.
Alcuni istituti di credito aggiungono opzioni di flessibilità avanzata: ad esempio, Crédit Agricole Greenback consente, dopo 12 mesi dalla stipula, di modificare il tipo di tasso (da fisso a variabile e viceversa) fino a 4 volte durante la durata del mutuo, con una piccola maggiorazione sul tasso base (+0,15%).
Attenzione infine ai requisiti richiesti dalle banche, che talvolta prevedono l’obbligo di essere under 36 per accedere alle condizioni più vantaggiose, o di presentare una specifica classe energetica dell’immobile (specialmente per le offerte green). Inoltre, le offerte migliori tendono a riservare le zero spese di istruttoria e perizia alle nuove operazioni, mentre su surroghe e sostituzioni potrebbero essere previsti costi aggiuntivi o condizioni differenti.
Per concludere, l’analisi puntuale delle proposte di giugno 2025 rivela una notevole convenienza rispetto agli anni precedenti, grazie anche al generalizzato calo dei tassi registrato per la prima parte dell’anno.