I costi fissi mensili: oltre il mutuo o l’affitto
Oltre al mutuo o all’affitto, bisogna considerare altre spese ricorrenti che impattano in modo significativo sul bilancio famigliare:
- Spese condominiali: oscillano generalmente tra 50 e 150 euro mensili, e possono aumentare se l’edificio offre servizi aggiuntivi come portineria, ascensore o aree comuni attrezzate.
- Assicurazione casa: per la proprietà, una copertura base costa mediamente 30-50 euro mensili.
Le utenze domestiche e le tasse sulla casa
Un altro aspetto spesso trascurato sono le tasse legate all’immobile, come l’IMU sulla seconda casa e la TARI su tutte le abitazioni. Per una casa di proprietà, si parla di circa 40-100 euro mensili per IMU/TARI. Gli inquilini, invece, sono tenuti al versamento della sola TARI, che di solito ammonta a 20-50 euro al mese.
Manutenzione ordinaria e piccoli interventi imprevisti non devono mai essere sottovalutati: in media, una famiglia affronta tra 30 e 100 euro ogni mese per mantenere la funzionalità dell’abitazione. A questa cifra vanno aggiunti eventuali lavori straordinari, come la sostituzione di caldaie, interventi sull’impianto elettrico e ristrutturazioni, che possono far lievitare considerevolmente la spesa annuale.
Le voci spesso ignorate che pesano sul bilancio
- Spese di agenzia: se si acquista o vende casa, queste possono incidere dal 2% al 5% del valore dell’immobile, più IVA;
- Interventi di manutenzione straordinaria: anche se non mensili, dovrebbero essere considerate per calcolare un reale costo vita della casa;
- Costi di trasloco e aggiornamento mobili/elettrodomestici;
- Assicurazioni accessorie o fondi comuni per lavori di condominio.
Spesso le famiglie si rendono conto degli importi effettivi solo quando devono affrontare spese impreviste o rinnovare contratti, facendo emergere quanto il patrimonio immobiliare rappresenti un impegno costante nel tempo.
Le differenze regionali e il peso della città
Le ragioni di queste differenze includono il costo al metro quadro dell’immobile, il livello di servizio dei condomini, il costo dei beni di consumo e delle utenze e la tassazione locale. Inoltre, le case di piccole dimensioni, come monolocali e bilocali, spesso hanno un prezzo al metro quadro superiore nelle zone centrali e comportano spese più elevate proporzionalmente, specialmente per i mutui.
Perfino la tassazione può variare da comune a comune, impattando sulle uscite mensili: è importante verificare tutte le imposte locali quando si cambia casa o città.
Consigli per monitorare le spese e migliorare il bilancio familiare
Monitorare con attenzione tutte le componenti di spesa è il primo passo per ottenere una reale consapevolezza sull’impatto economico della casa. Ecco alcune strategie utili:
- Tenere traccia mensilmente con un foglio di calcolo o un’app dedicata di tutte le uscite fisse e variabili;
- Verificare periodicamente offerte sulle utenze per ridurre il costo della bolletta;
- Valutare una assicurazione completa per evitare spese eccessive in caso di danni;
- Pianificare un fondo per spese straordinarie:
- Richiedere preventivi per piccoli interventi in modo da non trovarsi impreparati di fronte agli imprevisti;
- Considerare la classe energetica dell’immobile per stimare consumi futuri.