Molti proprietari sottovalutano l’importanza della preparazione del terreno e scelgono di livellare il giardino con il fai da te, pensando di risparmiare. In realtà, questo approccio può trasformarsi in un errore molto costoso. Un lavoro improvvisato, infatti, rischia di compromettere il risultato finale e di obbligare a interventi di ripristino ben più onerosi rispetto al presunto risparmio iniziale.
I rischi concreti del fai da te
Livellare un giardino non significa soltanto spostare un po’ di terra. Senza valutazioni tecniche approfondite, il terreno può presentare fossi e avvallamenti che favoriscono ristagni d’acqua e la formazione di muffe. Le radici delle piante, esposte a zone troppo asciutte o troppo umide, crescono in modo irregolare e soffrono fino a seccarsi.
Perché affidarsi a un professionista fa la differenza
Un esperto non si limita a rendere il terreno “piatto”, ma valuta la conformazione del suolo, la sua pendenza e la capacità di drenaggio. Con strumenti specifici come livelle laser, miniescavatori e rulli per la compattazione, garantisce un livellamento preciso e stabile.
Il lavoro viene completato con l’aggiunta di materiali correttivi come sabbia o compost, utili a migliorare la struttura del terreno.
Gli errori più comuni da evitare
Molti sbagliano perché iniziano a lavorare senza una pianificazione precisa. La mancanza di uno schema chiaro porta facilmente a dislivelli e irregolarità difficili da correggere. Un altro errore è saltare la fase di compattazione, fondamentale per evitare cedimenti successivi.
Anche la gestione delle acque piovane viene spesso trascurata: senza una pendenza adeguata, l’acqua tende a ristagnare vicino a case o muretti, causando danni strutturali. Infine, l’uso di terriccio scadente o non selezionato può compromettere la crescita del prato e renderlo fragile agli stress ambientali.